Il mercato della logistica in Italia risulta stabile nei primi 6 mesi del 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. È quanto risulta a GLP e al Country Director Marco Belli: “L’andamento del mercato nel 2023, secondo le stime degli uffici studi, è in linea con quello del 2022, nonostante il macrocontesto economico sia ancora complicato”.
Gli operatori osservano, infatti, che il segmento delle locazioni non ha subito flessioni e il tasso di take-up appare allineato a quello dello scorso anno: si stima che nel secondo trimestre si raggiungerà una cifra pari a circa 800.000 mq che, aggiunti ai circa 650.000 del primo trimestre, permettono di stimare il raggiungimento dei 2.700.000 mq del 2022, anno che viene considerato record.
I canoni sono in aumento e si attestano nelle Prime location intorno ai 64 euro/mq. “Questo dato conferma la strategia di GLP, che sta sviluppando diversi asset, tutti prime location – a Valsamoggia (BO), Anagni (RM), Cameri (NO), Filago (BG) e Colleferro (RM), per un totale di circa 300.000mq – con valori in linea rispetto a quanto indicato dagli advisor” spiega il Country Director.
Per quanto riguarda le dimensioni, mentre negli anni passati venivano richiesti per lo più asset di ampie superfici (50.000 mq o più), oggi vengono preferiti asset di medie dimensioni, tra i 15 e i 30.000 mq. “I volumi totali restano inalterati, ma i contratti riguardano un numero più alto di edifici più piccoli” precisa Belli.
3PL e retailer sono le categorie che hanno maggiormente movimentato il mercato del take up. L’e-commerce, infatti, continua a trainare la domanda di spazi logistici. Questo trend ha subito in tutti i Paesi europei un’accelerazione durante la pandemia, che ha poi visto un rallentamento. In Italia, invece, il trend continua a crescere in maniera accelerata rispetto al resto d’Europa. Allo scenario si aggiunge la richiesta della GDO che resta costante, in una fase di riorganizzazione della propria catena distributiva.
Lato investimenti, si è evidenziato un rallentamento delle operazioni rispetto al 2022. Nel secondo trimestre 2023 sono stati investiti 250 milioni di euro e nel trimestre precedente 350 milioni. “In questo dato leggiamo due fattori: l’insicurezza del mercato europeo, dove gli investitori istituzionali mantengono una strategia wait & see, e l’aumento del costo del denaro, che rallenta gli investitori di breve periodo – commenta Belli. – Questo secondo elemento rappresenta per noi anche un’opportunità competitiva: si è verificata una selezione degli investitori, che oggi nel mercato sono un sesto del passato. È cambiata anche la stratega degli investitori sul prodotto prime: non cercano più l’immobile con contratti lunghissimi, bensì quello che ha possibilità di rent reversion molto veloce”.
In ultima analisi, l’Italia resta appetibile agli occhi degli investitori internazionali e ci si aspetta che alcune interessanti operazioni si chiudano nel secondo semestre, con nuovi investitori che si stanno affacciando sul mercato logistico. La pipeline italiana è in controtendenza rispetto agli altri paesi europei: ben 2.1 milioni di mq di nuova costruzione verranno immessi sul mercato. “In questo scenario, la strategia di GLP in Italia è quella di proseguire il consolidamento del proprio portafoglio, oltre che con gli sviluppi già avviati per un totale di circa 300.000 mq, ma anche con nuove acquisizioni già previste nel prossimo trimestre” conclude il Country Director di GLP Italia.
Fonte dati: CBRE