Nel settore del real estate, così come in molti altri ambiti produttivi, cresce l’attenzione verso soluzioni progettuali, costruttive e gestionali che integrino i principi ESG (Environmental, Social, Governance). Gli operatori sono sempre più orientati a perseguire una sostenibilità a 360 gradi, puntando non solo a ridurre l’impatto ambientale, ma anche a promuovere il benessere dei lavoratori e a creare valore per le comunità locali.

Certificazioni: le differenze tra il protocollo BREEAM New Construction e In Use

La sostenibilità degli immobili è sempre più spesso certificata da standard ambientali riconosciuti. Tra i più prestigiosi a livello internazionale c’è il BREEAM (Building Research Establishment Environmental Assessment Method), che valuta un edificio in base a criteri quali uso intelligente dei materiali, efficienza energetica, gestione delle risorse idriche, impatto della mobilità, gestione dei rifiuti. Per i siti logistici, questa certificazione rappresenta una guida strategica per ridurre l’impatto ambientale, ottimizzare l’efficienza operativa e mantenere elevati standard di sostenibilità.

Nel mondo BREEAM esistono diversi tipi di certificazioni ed è fondamentale capire le loro differenze.

GLP per le iniziative immobiliari sul territorio italiano utilizza il protocollo New Construction, raggiungendo il punteggio Excellent. Questo comporta il raggiungimento  di elevati standard realizzativi con un focus dedicato alla sostenibilità ambientale dell’immobile, non solo allo stadio finale, ma anche in tutta la sua progettazione e realizzazione. Grande attenzione viene posta alla scelta dei materiali, al controllo degli impatti in cantiere, al monitoraggio dei consumi, all’efficientamento energetico ed alla gestione delle acque.

Diverso, invece, è il protocollo BREEAM In Use: si tratta di una certificazione meno completa, e sbilanciata sulla gestione, l’uso e la manutenzione del fabbricato, che non considera aspetti essenziali relativi alla fase costruttiva e progettuale. Per tali ragioni, l’ottenimento di tale certificazione è più semplice e meno oneroso economicamente.

Infine, a differenza della BREEAM New Construction, che è valida per sempre, il protocollo In Use necessita di un rinnovo ogni tre anni.

“Tutti gli immobili costruiti da GLP in Italia sono certificati BREEAM secondo il protocollo New Construction raggiungendo il punteggio Excellent. Questo testimonia l’attenzione di GLP alle tematiche ESG – spiega Alberto Carampin, Development & Construction Director di GLP Italia. – La certificazione BREEAM New Construction è una certificazione multidisciplinare, che abbraccia l’intero ciclo di vita del costruito e che coinvolge molte figure professionali quali esperti paesaggisti, tecnici acustici, ingegneri idraulici e meccanici”.

 

L’Impegno Ambientale di GLP

GLP è in prima linea per garantire massima sostenibilità nei suoi progetti. Tra le iniziative innovative, l’azienda realizza per ciascuno sviluppo un Life Cycle Assessment (LCA), calcolando l’impronta carbonica dell’edificio ed individuando aree di miglioramento per incrementare la sostenibilità ambientale del costruito.

Un esempio concreto è l’immobile Anagni 3, il primo edificio logistico italiano completamente Net Zero Carbon, situato nell’area metropolitana di Roma. Il progetto prevede standard ESG ambiziosi e l’utilizzo di tecnologie atte a ridurre l’impronta carbonica del fabbricato, quali per esempio calcestruzzo a basso impatto ambientale.

In ciascuno dei progetti di sviluppo realizzati sono state implementate soluzioni ESG, tra le quali:

  • Colleferro: piantumazione di oltre 400 alberi di ulivo
  • Landriano pompe di calore con gas refrigeranti a basso impatto ambientale;
  • Valsamoggia: realizzazione di un tetto verde su una porzione dell’immobile; piantumazione di oltre 800 alberi di essenze locali;
  • Cameri: sistema di recupero delle acque e piantumazione di 6 ettari di essenze locali;
  • Anagni 2: fitodepurazione delle acque reflue.

 

Un Focus sull’Impatto Sociale

Per GLP, la “S” di ESG è altrettanto cruciale. L’attenzione si rivolge sia ai lavoratori, con la realizzazione di aree sociali e di condivisione appositamente progettate, sia alle comunità locali, attraverso iniziative benefiche legate ai nuovi sviluppi.

Un esempio è il giardino con campo da bocce donato all’Associazione “Stelle sulla Terra” a Cameri, che supporta persone con disabilità mentali e motorie attraverso percorsi riabilitativi e ricreativi.

“I nostri progetti vantano impatti sociali positivi quali la creazione di posti di lavoro, la formazione professionale, iniziative di beneficienza e la collaborazioni con scuole de amministrazioni locali” afferma Carampin.

 

Il Futuro del Real Estate Sostenibile

Nel mondo del real estate, l’adozione dei principi ESG sta diventando un criterio imprescindibile per clienti e investitori. “La sensibilità verso la sostenibilità è in forte crescita. I progetti che promuoviamo devono rispondere a requisiti ambientali e sociali sempre più stringenti, anche per rispondere alle richieste di investitori finanziatori e clienti” conclude Carampin.

La direzione è chiara: la sostenibilità sarà sempre più il pilastro su cui costruire il futuro del real estate logistico.